sabato 8 gennaio 2011

DISPLASIA EVOLUTIVA DELL'ANCA

Ciao Mamme, pubblico la mail che gentilmente una Mamma mi ha scritto.
A me fortunatamente non ha toccato questo problema, ma ho capito che con Livia sarò + scrupolosa.
Leggete... e se conoscete qualcuno che ha avuto o sta avendo questo problema indicate il mio blog, cosicché possa nascere uno scambio-consigli-esperienze mamma-mamma.
Un grazie alla Mamma che tratta di quest'argomento. Forza! Vedrai che il tuo cucciolo camminerà come gli altri bimbi! Un bacio grande!


Cara Paoletta,
ti faccio un riassunto ( anche se ci sarebbe da parlare per ore) del problema della displasia evolutiva dell'anca.
Con qs nome si definisce un'anomalia dell'articolazione coxo-femorale, presente dalla nascita, in cui la testa femorale è dislocata (in parte o totalmente) dall'acetabolo.. Nei bimbi con qs problema, l'acetabolo ( che dovrebbe essere una scodella sferica che contiene perfettamente la testa femorale) risulta appiattito così la testa femorale è instabile e compie anomali movimenti di traslazione). La displasia evolutiva dell'anca (DEA) è la più frequente anomalia dell'apparato scheletrico rilevabile alla nascita ( in alcuni casi può essere associato ad altri problemi quali il piede torto, il torcicollo congenito, spina bifida).
E' un problema che riguarda più le femmine dei maschi (5:1), colpisce circa il 2 % della popolazione e può avere cause intrinseche "costituzioneli" (sesso femminile, familiarità, etnia) o può avere cause "meccaniche" (es  presentazione podalica). Nei paesi in cui si usa portare i neonati sulla schiena con le gambine aperte ( es oriente / africa) qs problema non è presente (o meglio se presente si risolve spontaneamente grazie a qs abitudine).
I bambini affetti da forme gravi di DEA se non curati continueranno ad essere lussati( il femore fuori dall'acetabolo) e zoppicheranno al momento della deambulazione.
 Solitamente alla nascita viene fatta la manovra di ortolani per vedere se vi sono problematiche a livello dell'anca (se il femore non è posizionato bene all'interno dell'acetabolo si dovrebbe sentire uno scatto) se risulta negativo non vengono fatti altri approfondimenti a meno che appunto non vi sia qualche familiarità o parto gemellare o  neonato podalico ecc... In questi casi o se vi sono segni evidenti di differenze tra una gambina e l'altra si esegue una ecografia alle anche e si manda il neonato (ancora al nido ) a fare una visita dall'ortopedico.
Quando la terapia della DEA inizia precocemente (entro 1 mese di vita) la maggior parte dei bimbi guarisce co mpletamente con cure semplici e brevi (es divaricatore morbido in neoprene). Se inizia tardivamente ( 3-4 mese) le cure sono molto più lunghe...
Questo è proprio il caso della mia cucciola: alla nascita Ortolani negativo idem a 1 mese ma alla visita di 3 mesi fortunatamente viene prescritta una eco alle anche (la mia pediatra lo fa di prassi a tutte le femmine per scrupolo) nonostante la pediatra affermasse non ci fossero segni di problemi.
L'eco a 3 mesi dimostrava (secondo l'incompetente dell'ecografista che non nomino...) solo un ritardo di accrescimento dell'anca destra (cosa tipica dei neonati e non preoccupante) così viene prescritto l'uso del doppiuo pannolino per 1 mese e poi controllo. L'eco del 4 mese dimostrava ancora la stessa situazione: (secondo lo stesso incompetente di ecografista) era un semplice ritardo di accrescimento che secondo la scala di GRAF che va da 1 a 4 era  una 1, cioè la meno grave.
Dopo soli 3 giorni un ortopedico di Vicenza specialista in bambini vede la piccola e solo visitandola senza ulteriori esami si accorge che la situazione è grave, fa fare una radiografia al bacino e diagnostica una lussazione all'anca destra di tipo 3, altro che 1!!!!!!!!!!!!!!!!!
Così il giorno stesso la ricoverano, la mettono in trazione (cioè a letto con 2 pesi da 1 kg ciascuno attaccato alle gambine). Questo sistema serve per allungare i muscoli adduttori della gamba e di conseguenza per riuscire a far scendere un pochino il femore che ormai dopo 4 mesi è risalito un bel po' e  per poi posizionarlo bene nell'acetabolo e immobilizzarlo in quella posizione con il gesso . Non so se mi sono spiegata...è un po' complicato da capire a parole.
Ora la mia piccola è ancora in trazione (il che vuol dire che è a letto immobilizzata e la posso alzare solo per allattarla ) in totale saranno 3 settimane, poi le verranno fatti 2 bei gessi di 40 giorni che serviranno per bloccare il femore nella posizione corretta affinchè si sviluppi quella parte di acetabolo che lo deve contenere (la scodella per intenderci) .
Dopo 3 mesi infiniti di gesso (dal bacino alle caviglie con una piccola apertura per i bisognini)  si passerà al divaricatore, uno strumento  di più semplice gestione rispetto al gesso ma con la stessa funzione, e questo per almeno altri 6 mesi...poi si vedrà.
Come avrai capito è una storia infinita, con un bel finale al 99 %, duro più per i genitori che per i bimbi visto che loro si adattano a tutto basta che si sentano amati.

E tutto ciò perchè non è stato riscontrato il problema alla nascita...incompetenza o fatalità?
Ora è inutile trovare un colpevole, anche se io ne avrei già identificati diversi..., l'importante è che tutto si risolva col tempo e che la nostra piccola impari a camminare come tutti gli altri bambini!
Un consiglio: osservare bene i bimbi quando sono nudi sul fasciatoio e se si vedono delle anomalie nelle pieghe delle gambine, se si nota che una gamba si piega più dell'altra, che il bimbo si gira più da un lato che dall'altro seguire il proprio istinto di mamma e farlo notare al pediatra...anche se spesso non basta!!!
Ricordo quando la prima volta che in ospedale ho spogliato nuda la mia bimba e ho notato una strana curvetta sulla piega intergluteo ho subito chiesto spiegazioni ad ostetriche e pediatri assicurandomi che sotto quella stranezza di tipo estetico non vi fosse anche un'alterazione strutturale di tipo osseo...ISTINTO DI MAMMA!!!!! Ma mi è stato risposto che non era nulla ma solo una semplice  cosa estetica! E si che l'ho chiesto a più persone e tutti con la stessa risposta:" non è niente".
E invece col senno di poi un problema c'era.

Mi sono dilungata troppo ma parlerei di qs argomento per ore per sfogarmi e confrontarmi con altre mamme..

6 commenti:

OriginalMente ha detto...

Ciao mi chiamo Laura, ( amica di Paola), credo che dovresti proprio scrivere il nome dell'ecografista, così le persone che leggono lo evitano, chi non è competente deve cambiare mestiere!
Io sono una psicoterapeuta evolutiva, ti consiglio, quando la tua bimba starà meglio di "manipolarla", cioè toccarla, tenerla, farle prendere contatto con il suo corpo.
Visto che è allettata e immobilizzata, ed è molto piccola, è importante per lei che riesca a sentirti e sentirsi.
Se ti lasciano, ti consiglio di farle delle foto o un piccolo video, così da poterglielo mostrare quando ne parlerai con lei, quando sarà più grande, per dare continuità alla sua esperienza di vita, anche se non facile in questo momento!
Coraggio, in bocca al lupo!

Unknown ha detto...

condivido pienamente ciò che ha detto Laura, sono una psicomotricista e lavoro molto su queste difficoltà, è fondamentale dare al bambino la possibilità di sentire il proprio corpo, soprattutto quelle parti un po' lontane dal tocco della mamma a causa del gesso. La mia figlioccia ha avuto lo stesso problema, gesso per tre mesi, poi il problema si è risolto, e questo grazie alla prontezza e competenza del dr Schiavon, credo sia lo stesso ortopedico di cui parla questa mamma, quindi massima fiducia e vedrai che il problema rientra!

Unknown ha detto...

In bocca al lupo Mamma...
Vedrai che la tua piccola camminerà, correrà...e poi non riuscirai più a fermarla... ^_^

Elena- caniedopo.blogspot.com ha detto...

ne avevo sentito parlare ed ho chiesto al pediatra di farmi l'impegnativa per l'ecografia.
Negativa.

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo...spero che tutto si risolva al più presto..anche il mio bimbo ha la displasia d'anca e porta il divaricatore da quasi 6 mesi e ancora non sappiamo quando lo toglierà...un abbraccio

Vi.Per. ha detto...

Purtroppo gli ecografisti dovrebbero limitarsi a stampare le foto ed a refertare rimandando ad un ortopedico. In tutti i casi, non solo in quelli sospetti!
La mia bimba dopo ben 3 ecografie in due delle quali si diceva "è tutto apposto" abbiamo scoperto, alla veneranda età di 6 mesi, che era affetta da lussazione dell'anca a sx e sublussazione a dx. Il radiografista ci ha detto che gli ecografisti che l'hanno refertata sono ciechi perchè il problema si vedeva dalla eco anche all'età di 3 mesi!!! Nel giro di due settimane da quella radiografia la ns. piccola si è ritrovata "ingabbiata" in un gesso che parte dalle ascelle ed arriva alle caviglie. Il 30 giugno, dopo 40 gg., abbiamo il controllo e speriamo che le mettano un divaricatore. La bimba è molto cresciuta, è allegra e non si accorge del gesso...ma questo non basta ad un genitore per stare tranquillo. In conclusione le ecografie, che dovrebbero essere eseguite SEMPRE entro il 40° giorno di vita, dovrebbero essere condotte quanto meno alla presenza di un ortopedico, l'unica figura professionale in grado di riconoscere da subito il problema. Questo modus operandi ridurrebbe a pochi giorni di terapia anche i casi più gravi. Purtroppo, a quanto pare, la sanità italiana è poco preparata ad affrontare questo tipo di problema. Nel sud Italia abbiamo la quasi totale assenza di strutture con "tecnici" capaci di affrontare e risolvere il problema. A Napoli, per esempio, c'è il II° Policlinico dove opera l'unità di ortopedia infantile del Prof. Sadile, persona seria e molto professionale, che è continuamente in contatto con il non plus ultra dell'ortopedia infantile in Italia, cioè il Prof. Donzelli del Rizzoli di Bologna.
A tutti quei pseudo-medici incompetenti che scambiano anche di tipo 3 per anche di tipo 1 consiglierei di cambiare mestiere, non perchè glielo consiglio io, ma dopo essersi passati una mano per la coscienza ed aver accertato che quel lavoro non è fatto per loro!!!

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