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mercoledì 16 maggio 2012

Biberon e tettarelle over sei mesi: Avent, Tommee Tippee, Nuk, Mam

Quando i miei Nani hanno passato con gloria il periodo colica, ho optato per un biberon più pratico, più semplice da montare-smontare-lavare rispetto all'adorato e osannato Biberon First Bottle Mam.
In questo video vi mostro alcuni biberon da me provati.
Il biberon Avent: un must! Al Nano piace, tuttora. Comodo, capiente (330ml), dotato di tettarella anticolica classica ma buona. Da notare la tettarella che io chiamo 1-2-3 , cioè a flusso variabile. Comoda per il latte antireflusso (AR) o con biscotto. Basta usare una unica tettarella e avrete 3 modalità di fuoriuscita! Testata e stratestata..ottima! 
Il colore ambrato del corpo biberon è dovuto all'assenza di Bisfenolo. 
Lavato in lavastoviglie, dopo qualche tempo, potrebbe iniziare a presentare delle piccole crepe sul fondo. Quando succede è ora di cambiarlo! Quando assemblate tettarella e ghiera fate attenzione: devono essere umide per una perfetta aderenza! 
Biberon Nuk: ottima funzione di suzione naturale simil seno materno. Da notare la tettarella, dalla forma particolare. Al Nano non piaceva per nulla! Non è mai riuscito a mangiare da questo biberon. La Nana sí..ovvio..chi la ferma davanti al cibo??? Anche se preferisce Mam. Difetti: non mi piacciono i materiali e le forature delle tettarelle. Le forature sono poche e limitative. Il silicone secondo me è troppo rigido. Il caucciù/lattice troppo mollo, gommoso. Sterilizzandolo tende a gonfiarsi e si modifica in pochissimo tempo.
Biberon Tommee Tippee: bello, funzionale, capiente. Non comprate la tettarellaY: il foro è enorme! 
Biberon Mam da 330ml, senza fondo anticolica: che dire? Troppo bello il design e il colore che finalmente ho trovato! Capiente, lo lavo in lavastoviglie. La tettarella che uso è la numero 3 o la nuova anti goccia. Rispetto a quello con il fondo che si svita Livia ha imparato a fare delle pause per evitare che la tettarella vada sotto vuoto. Ormai è grande! E per fortuna esiste la versione da 330, visto che i 260 del First Bottle non le bastano più! 

Buona visione



lunedì 19 marzo 2012

Ciò che nei corsi pre-parto non ti diranno mai: come si prepara il latte in polvere

Sembra una banalità, ma nei corsi preparto si parla di allattamento al seno fino alla nausea. Ma nessuno accenna neanche di sfuggita a come si prepara decentemente un biberon!
La "prima volta" può capitare all'improvviso, e si è colti da un momento di panico...
Il primo consiglio che sempre do alle mie amiche che stanno per partorire è di comprare, e mettere in fondo all'armadietto della cucina, una bottiglietta di latte artificiale liquido.
Quando l'ho detto all'ostetrica del corso preparto mi ha guardato come stessi dicendo una castroneria epocale! In realtà non è sbagliato, sapete perché? Perché avere quella bottiglietta lí, nascosta, ma sapere che c'era, mi dava sicurezza.
Con Livia era capitato che piangesse dopo la poppata e il dubbio amletico che hanno tutti ci assaliva: avrà mangiato a sufficienza? Avrò latte a sufficienza per un fagottino di 4 kg?
Non si dovrebbe fare, tutti dicono di non farlo. Ma io, da mamma, penso che provare, per poi vedere che rifiuta l'aggiunta, regala una sicurezza in se stesse che nessuno ti sa dare! Così successe a me:
- Nano, primo giorno a casa. Rifiutava il seno. Pianto disperato, per ore. Santo latte artificiale. Mi salvó.
- Nana, primi giorni a casa. Sempre attaccata. Aggiunta? Non la voleva. Dunque andava bene il mio latte.
Due esperienze. Stessa madre. Stessa bottiglietta incriminata nascosta. Con Livia usata d'emergenza a causa della mastite.
Ma poi? Cosa c'è oltre il latte liquido che costa una follia?
Certo, è l'unico davvero sterile.
Ma quando si apre la sterilità viene meno, e il latte va tenuto in frigo e consumato entro 24ore. Quello che avanza va gettato! Che spreco!
Ho cercato di descrivere come preparo io il latte in polvere nei due video di cui vi metto link.
Che io faccia così non vuol certo dire che si debba fare così! Il metodo descritto è il metodo consigliatomi a suo tempo dal mio pediatra ed è il metodo che molte mamme usano.
Una Signora, commentando il mio primo video, ha giustamente obiettato che le indicazioni dell'OMS danno indicazioni esattamente contrarie a quelle date da me.
Be', che dire? L'OMS parla al mondo...io non ho una pretesa tale! I miei sono consigli da Mammamodellobase, consigli pratici, per mamme che, preciso e sottolineo, non hanno bimbi con particolare necessità di latte sterile.
I miei bimbi sono nati con un peso di 4kg , non avevano problemi di sorta, e non ho avuto necessità di seguire particolari cautele nella preparazione del latte in polvere.

Guardatevi i video, scrivetemi nei commenti del video cosa ne pensate e come fate o avete fatto voi.
Confrontarsi è utile per tutti!
Come fare per commentare? Iscrivetevi a Youtube, successivamente al mio canale.. E poi vai di commenti! grazie!!!




venerdì 24 giugno 2011

Il Mio fallimento

 Non so se sono pronta a scrivere questo post. Forse lo sono proprio perchè non lo so.
Quando Livietta è nata la mia più grande gioia e soddisfazione è stata vederla attaccata al mio seno. Ciucciava, ciucciava, ciucciava. Evviva. Non avrei dovuto passare ciò che avevo passato con Claudietto. Ero stata accontentata: il mio desiderio di allattare si stava avverando.
Lo so che ho scritto altri post sull'allattamento, lo so che ho scritto mille volte che un biberon non rende meno madri. Ma dentro di me il sogno di un allattamento esclusivo è sempre rimasto. Forse per una mia completezza di mamma, forse per non sentirmi "meno brava" di chi ci riesce. O semplicemente per dire "ce l'ho fatta". Nanerottola alla nascita pesava 4kg netti netti, e all'uscita 3.650. Era calata abbastanza. La glicemia era a posto (essendo io insulinoresistente è stata sempre monitorata per evitare l'ipoglicemia), ma aveva spesso fame: del resto la sua mole richiedeva latte e biscotti fin da subito!
Ma era una gioia vedere la mia Ventosetta appiccicata a me...
Con che vigore stava lì e tirava tirava tirava.
Nanerottolo si attaccava malissimo. E a forza di staccarlo e riattaccarlo si incazzava e rifiutò il seno dopo 4 giorni. E dopo 1 mese di tentativi, di pianti, di testate..magicamente si riattaccò.
Nanerottola si attaccava, e mai l'avrei staccata, anche se vedevo che a volte non mangiava veramente. Così dopo pochi giorni avevo dei tagli infernali. Lei in bocca sangue e latte. Ma mica mi sono arresa!! NO! Ho preso i dischetti Idrogel Chicco. Una manna!! Davvero! Li straconsiglio per le ragadi. Sono subito guarita e allattavo, allattavo...
A pranzo, a cena, a tavola, in sala, in camera da letto, in bagno...
Nanerottolo non era molto molto contento della questione sorellina-attaccata-allamamma-praticamente nonstop, ma se ne faceva una ragione. Il problema si poneva quando dovevo andare a prenderlo all'asilo e al pomeriggio quando eravamo soli noi 3...
E la notte!! Oddio..ventosetta di nome e di fatto di notte ogni 3 ore piangeva per ciucciare. Io uno zoombie. Gestire il pomeriggio dei cuccioli con testa presente era un dramma. Ho iniziato l'aggiunta almeno di notte! Ma la situazione non cambiava.
Nel frattempo avevo la febbre. Dopo neanche una settimana dal parto hanno iniziato ad assalirmi improvvisamente brividi di freddo e tremori in tutto il corpo. Paralizzata. Veramente! Non riuscivo neanche a parlare da quanto tremavo.
E ho iniziato e prendere gli antinfiammatori per cercare di stare meglio. E tachipirina.
Ma i tremori mi assalivano ovunque. E ho smesso di uscire per paura di trovarmi a stare male in macchina o in luoghi in cui non sarei potuta tornare subito a casa.
Una mattina Claudio è arrivato nel lettone. Ha pianto perchè stavo male e diceva "Mamma ma poi guarisci?Mamma ma poi non vai di nuovo in ospedale? Mamma ma è Livia che ti fa stare male?". No amore mio, non è colpa della sorellina. E' colpa mia che sono una mezza sega!
Iniziò il dolore al seno. Rossore. Come fuoco! E non so se per il dolore e il mio modo di irrigidirmi o perchè natura decide, Piccolina iniziava a rifiutare il seno dolente.
Sono stata 3 volte in ospedale. L'ingorgo cresceva. Il dolore non ve lo descrivo. Febbre. Spugnature. Mi lavavo con acqua calda, calda e fredda, attaccavo il tiralatte, avviavo uscita latte e poi attaccavo la Piccolina. Un pò andava meglio, ma la febbre zero! Non scendeva!
Inesorabilmente quella parola: mastite.
Mi è stato spiegato che tenendo sempre attaccata la piccola lei non mangiava sempre, ma stimolava senza mangiare. Ma non è così che aumenta il latte???!!!!
Quindi antibiotico. E Livietta a 3 settimane di vita si ciucciava latte farcito con tachipirina, ibuprofene e amoxicillina. Deve essere stato proprio buono eh???
E io? Io ero triste. Stavo malissimo. Chiusa in casa. Cercavo di sorridere ai miei bimbi ma non ci riuscivo sempre. E gonfia..gonfia..gonfissima! Ho chiamato preoccupata il mio super endocrinologo: "A qualcuna capita che la prolattina faccia lo scherzo di far gonfiare mani e piedi come palloncini.". E ovviamente io faccio parte di quella schiera di fortunate. Non potevo far parte della schiera di quelle che dimagriscono? No, di quelle che lievitano.
E stavo male, febbre, tremori, gonfiori, un male al seno assurdo. Non riuscivo a prendere in braccio nè la piccola nè il grande. Se solo mi sfioravo mi veniva l'istinto di darmi un pugno in faccia da sola!
Ho chiamato la ginecologa. C'è una sola alternativa: tenere sempre attaccata la bimba e staccarla quando non mangiava o interrompere l'allattamento.
Non ho voluto prendere la decisione nel momento in cui stavo così male, sarebbe stato ovvio decidere per la seconda ipotesi.
Allora ho aspettato altri 4 giorni.
Ogni volta che l'attaccavo piangevo. Ma non più per il male, ma perchè sapevo che era vicina l'ultima volta in cui l'avrei fatto.Una mia amica mi ha detto " Non ti arrendere! Togli l'aggiunta, lasciala attaccata quando piange. E' una figata! Loro si regolano da soli. E' questo il bello". Figata? Per me era una tragedia!!!
Dopo 4 giorni, una mattina, come sempre, l'ho presa, l'ho allattata e le ho spiegato che la mamma non ce la faceva, che forse l'allattamento non è fatto per me.
E appena ho finito ho preso quella mezza pillolina, per due giorni.
E il latte se n'è andato.
Lasciando un grande vuoto.

Ora Livietta ha quasi due mesi, e ancora soffro.
Ma stavo male. Troppo. Non riuscivo a stare male ed essere felice.
Mi sono arresa. Ho fallito.

Ho bisogno anche di credere di non aver fallito.
Guardo la Pirchipetola e vedo che è felice, sorride tantissimo. Solo io le do biberon e qualche volta il papà. Voglio allattarla così. Dorme 9 ore per notte. Mangia 5 volte al giorno. E' perfetta negli orari. Ormai sa anche lei quando è ora. E appena le metto il bavaglino sorride.
Claudio è sereno. Sa che in 10 minuti la sorellina mangia. E viene lì, la bacia, e le dice "Livietta bevi che così cresci e giochiamo insieme."

Ho fallito?
Non sono evidentemente fatta per allattare. Io senza orari, senza regole, senza una routine sclero. E' il mio limite.

E da qui metto un punto. E vado avanti.
E aspetto che mi dica mamma.
Perchè comunque resto la loro mamma, la sua mamma.
Anche se non l'ho allattata.

giovedì 17 febbraio 2011

Ancora sull'allattamento: pensieri da mamma

 Perchè ho scelto questa foto? Perchè è una mamma che allatta. No? Non è allattare?? Certo che lo è.. anche con in biberon. La posizione non è la stessa? Non c'è lo stesso amore?
Sono volutamente polemica, lo so. Ho appena letto l'articolo sul link
http://www.ibfanitalia.org/Documenti/comunicato%20ibfan%20gennaio%202011.pdf
e un pò mi sono incazzata! Possibile che ogni volta che si tocchi il discorso allattamento artificiale si debbano tirare in mezzo le mutinazionali o l'obesità infantile???
E' vero, il latte artificiale è prodotto da qualcuno, multinazionali o meno, qualcuno lo produce; i cibi per bambini (omogeneizzati  & C.) sono prodotti anche loro da multinazionali..ma non solo! Anche noi mamme prepariamo gli omogeneizzati, i passati di verdura, il dado ecc. per i nostri figli!
Ma dico io... possibile che non ci sia il buon senso e la razionalità di pensare che se una mamma vuole allattare che allatti e non rompa le palle a chi sceglie di non farlo, per qualsiasi motivo, perchè non ha latte, perchè non ce la fa, perchè non ha chi l'aiuta, perchè non può, o perchè non ne ha voglia??!!! Non è giusto colpevolizzare una mamma che fa una scelta, scelta di coscienza, di necessità o di comodo non sta a noi o a nessuno giudicarlo. E' lo stesso una mamma!
Penso: ma se una mamma mangia male, non mangia verdura, non mangia frutta, è disordinata nell'alimentazione..ma che volete che abbia un buon latte? dai su... se mangia merda (scusate...) merda di latte avrà!!! E questo non lo dico io eh, ma anche dottori mi hanno detto che il latte materno è un derivato del sangue della mamma (non per niente è vero che si passano gli anticorpi...) e se una mamma mangia male non potrà avere un latte con vitamine calcio ecc!!!! Scusatemi, ma mi infervoro!
E la cosa che mi fa ulteriormente incazzare è il colpevolizzare il latte artificiale per l'obesità infantile. Ma guarda un pò..una mamma allatta ed è sicuramente brava vero? Una mamma che allatta non darà mai schifezze ai suoi figli, vero?? Ma secondo voi un bambino allattato esclusivamente non avrà comunque il desiderio di mangiare cioccolata, caramelle e company??? Ma dai, non ditemi di no!!!
L'obesità dipende dalle abitudini alimentari che diamo ai nostri figli, indipendentemente dall'allattamento artificiale o meno. Io, personalmente, ho scelto (e se avete letto i miei post precedenti sapete perchè...) l'allattamento misto, e vedo che il mio bimbo è cresciuto bene, sta crescendo bene, e non è grasso! Neanche un pò! E sapete chi conosco di bimbi grassi ? Bimbi che mangiano a tutte le ore, che bevono bibite (fanta, coca cola, ecc...), che mangiano caramelle, cioccolata, merendine... e che importa se sono stati allattati? Mangiano male.. e sono grassi!!!! Ma mica dipende dal latte!
Verdure, gusti??? Ma che c'entrano come e che latte hanno bevuto! Chiedete alle mamme che hanno più figli, allattati o no; ognuno ha i propri gusti, e sta a noi l'ingrato compito di insegnare ai nostri pargoli come mangiare bene e sano.
BUON SENSO!! E' ovvio che il latte della mamma fa bene, ma chissà se è vero che oltre i sei mesi vada bene...
Un famoso allergologo a livello italiano mi disse che c'è una finestra entro la quale devono essere inseriti i cibi e tutti gli allergeni, altrimenti si rischiano allergie; la finestra si chiude intorno ai 9 mesi. E come dice mia nonna, quando non c'erano tutte ste paranoie ai bambini si dava da mangiare quello che mangiavano loro tritato, cose semplici, non c'era la ricchezza o la varietà di oggi. E se non c'era il latte della mamma c'erano le levatrici che allattavano i figli di altre mamme...
I tempi fortunatamente sono cambiati, e c'è l'alternativa del latte artificiale, che, personalmente, preferisco al posto di un'altra mamma che allatta mio figlio.
Ciò che tento di scrivere è che credo fermamente nella libertà di scelta della mamma, e che, secondo me, non esistono pro o contro in assoluto contro l'allattamento esclusivo o contro quello artificiale; esiste invece un dono grande che possiamo fare ai nostri figli: la serenità di una scelta fatta con buon senso.

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