Tracy Hogg...il mio sogno..colei in quale vorrei reincarnarmi...la conoscete? Io l'ho scoperta quando aspettavo il mio Principe. Il suo "Il linguaggio segreto dei neonati" è diventata la mia Bibbia.
E Taaac.. Cosa mi ritrovo davanti in libreria? Le mie preghiere esaudite! Finalmente è uscito il volume 2: " Il linguaggio segreto del Bambini" ovvero i bambini 1/3 anni.
Irrinunciabile! Già mi vedo nelle prossime sere a sottolineare e a fare schemini!
Tracy Hogg mi piace tantissimo, la trovo molto pratica e mi fa sentire sicura: mi infonde una forza inaspettata, del tipo "posso farcela a sorridere e a parlargli con calma anche quando ha spatocciato in giro dappertutto la pappa". " ce la posso fare a portarli a cena fuori con gente senza figli che mi guarderà con aria da esaminatore qualsiasi cosa io faccia", ecc....
I capitoli trattano di varie tematiche, cosicché risulta facilmente consultabile. Dall'abbandonondel pannolino, ai capricci...
Non vedo l'ora di leggerlo!
E voi?
Buona visione
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mercoledì 20 giugno 2012
mercoledì 26 gennaio 2011
Racconto di una mamma sull'allattamento esclusivo
Non avendo esperienza di allattamento esclusivo ho chiesto ad una mia amica di raccontare la sua esperienza, come mamma, come donna.
Spero, come sempre, che possa essere utile leggere, per riflettere, per comprendere qualcosa in più di questo intricato mondo delle tette di mamma!!!!
Premetto che scrivo solo quello che so da mamma, non sono unʼesperta, solo una
mamma che ha letto tanto, e praticato ancora di piuʼ, prima con Caterina, che ora ha
quasi due anni e mezzo, ed ora con Penelope, che ha due mesi di vita.
Sono assolutamente convinta di quel che dice la Maestra Hogg, ovvero che il nostro
seno eʼ quel che basta per il nostro bimbo, almeno per i primi cinque mesi, e che il latte
artificiale di rinforzo, quello che le nostre mamme davano a noi “percheʼ non avevano
latte”, eʼ solo il risultato di una campagna politica per vendere il latte artificiale, che
costa un botto. Non esiste nessuna donna che non abbia latte. Esistono peroʼ neonati
che sono pigri e che non hanno voglia di ciucciare, e neonati che non si attaccano nel
modo corretto al seno e quindi il seno non produce come dovrebbe. Che poi oggi sia
comodo e a volte necessario - se una mamma torna al lavoro - usare il latte artificiale,
su questo non cʼeʼ dubbio, ma ricordiamoci tutte che, come il latte della tetta, non ce nʼeʼ
altri, anche se la scienza oggi ha fatto numerosi progressi.
Devo dire che, prima che arrivasse Caterina, ero piuttosto “intollerante” con chi
decideva di non allattare, mi pareva impossibile che una mamma non volesse godere di
quei momenti cosiʼ intimi. Adesso che allatto per la seconda volta, posso dire che
allattare eʼ una gran rottura di p...e, e quindi capisco molto meglio chi decide di non
farlo. Anche se penso che si perda qualcosa di bello ;-)
Credo che il modo migliore per raccontare che cosʼeʼ e come funziona lʼallattamento sia
quello di raccontare le mie due esperienze, la seconda ancora in corso.
Dunque, Caterina, appena uscita dalla pancia, non ciucciava per nulla. I miei capezzoli
sono praticamente piatti, quindi non riusciva ad attaccarsi e, di conseguenza, non
arrivava neʼ latte neʼ colostro. Dopo 24 ore di ospedale mi hanno fornito di
paracapezzolo e di siringa munita di un tubicino microscopico. Al paracapezzolo
Caterina si attaccava, quindi riempivo la siringa di latte artificiale e le infilavo il tubicino
in bocca (eʼ cosiʼ sottile che nemmeno si accorgono) e, mentre lei credeva di ciucciare il
mio latte con il paracapezzolo, le davo il latte artificiale. Questo per cinque giorni, fincheʼ
eʼ arrivato il mio latte. Questo percheʼ, come eʼ scritto ovunque, il seno si adegua alle
esigenze del bambino e quindi piuʼ ciuccia piuʼ latte arriva, quando ciuccia meno il seno
sa che deve produrre meno latte, magico vero?
Caterina ci metteva una vita a mangiare, stava attaccata 40 minuti di orologio. Non
capivo quando ne aveva abbastanza e quindi tenevo dʼocchio lʼorologio, anche se eʼ
poco romantico. Vi dico solo che, durante le eterne poppate, mi sono letta Anna
Karenina, non so se mi spiego. Ho provato piuʼ volte ad eliminare il paracapezzolo, ma
lei, ostinata, non si attaccava, quindi lʼho allattata per otto mesi con quellʼaggeggio che
odiavo, anche percheʼ avevo il terrore di dimenticarlo quando uscivo e prevedevo di
allattare in giro.
Non ho mai provato il biberon con lei. Saraʼ capitato anche a voi, di avere unʼintuizione,
di provare quel che chiamano “istinto materno”. Sapevo dentro di me, senza motivo
apparente e senza spiegazioni scientifiche, che se la furbetta avesse capito quanto
facile sarebbe stato il biberon, non avrebbe piuʼ voluto il mio latte. E cosiʼ, nonostante
tutti mi dessero contro e mi dicessero, quando facevo le corse tra una poppata e lʼaltra
per farmi un poʼ di fatti miei (sempre pochissimo, visto che vivo in California ed i nonni
sono stato vicini per un mese e mezzo in tutto) “prepara il biberon con il latte, giusto in
caso”, mi sono sempre rifiutata di darle il biberon. Quando ha compiuto otto mesi, mia
mamma mi ha stremato e mi ha convinto a darle della camomilla, visto che qui fa
comunque molto caldo, e io la tetta lʼho sempre data solo per mangiare. Mi son detta
“ok, proviamo con la camomilla, e se anche non vuole piuʼ la tetta, va bene lo stesso,
forse sono stanca pure io”. E cosiʼ, dopo averle dato il biberon - lo prendeva in mano da
sola sin dal giorno uno e sembrava che avesse bevuto dal biberon da sempre - con la
tanto agognata camomilla per dissetarla, dopo neanche una settimana, la signorina si eʼ
rifiutata di ciucciare la tetta. Ed alla fine, nonostante il dispiacere, e la spesa assurda di
latte artificiale, ho smesso di allattare, ed ho ripreso possesso delle mie tette. Yes!
Con Penelope, invece, eʼ tutta unʼaltra faccenda. La signorina, appena uscita dalla
pancia, si eʼ attaccata come una ventosa alle mie tette, nonostante il precedentemente
rifiutato capezzolo piatto. E ciucciava, ciucciava e ancora ciucciava. Eʼ stata attaccata
due ore, fincheʼ io non ne potevo piuʼ ed ho detto allʼinfermiera di darmi subito lanolina
da mettere sui capezzoli, giaʼ distrutti. Molto saggiamente lʼinfermiera eʼ arrivata anche
con il paracapezzolo, ma, quando ho provato ad attaccare Penelope, mi ha guardato e
mi ha detto “tira subito fuori la tetta che sta cosa di plastica mi fa schifo”. E cosiʼ, con i
capezzoli sanguinanti, un kilo di lanolina dopo ogni poppata, questi miracolosi pads
(che non so se estistono in Italia, sono fatti di gel, si mettono nel frigo e danno sollievo
dopo la ciucciata), da due mesi la allatto. Dopo due giorni dalla nascita eʼ arrivato il
latte, e te credo, a forza di ciucciare! Penelope sta attaccata dieci minuti al massimo,
quindi niente Anna Karenina questa volta. Non so quanto la allatteroʼ: con Caterina
avrei voluto portarla fino ai 12 mesi per passare direttamente al latte vaccino, ma non
so che ne saraʼ di me, e di noi, tra qualche mese, vedremo...se devo essere sincera, mi
mancano un poʼ le mie tette, nel senso che sono ancora doloranti, dopo due mesi,
anche se non piango piuʼ quando Penelope si attacca, peroʼ faccio fatica ad indossare
lʼasciugamano dopo la doccia percheʼ i capezzoli sono ancora iper sensibili. Non se ne
parla nemmeno che mio marito mi tocchi le tette, of course, giusto che lo sappiate ;-)
Tre risposte veloci:
COSA MANGIO: tutto, davvero tutto. E fatelo anche voi, i bambini si abituano ai sapori
diversi, non eʼ vero che non mangiano se mangiate peperoni, carciofi, aglio, cipolla.
Almeno provate, vedrete che con la fame mangiano tutto. Lasciate perdere le nonne ;-)
Nemmeno il pediatra mi ha mai detto di evitare alcuni cibi. Io mangio anche piccante,
dal messicano allʼindiano - qui negli States ci si abitua a tutto.
UNA TETTA O DUE TETTE: io seguo pedissequamente cioʼ che dice la Maestra Hogg,
una tetta per poppata, cosiʼ la svuota tutta e non cʼeʼ rischio di mastite, oltre al fatto che
il latte grasso arriva solo a fine poppata, quindi se lo spostate prima, gli manca un
pezzo di nutrimento. A volte Penelope vedo che non eʼ ancora soddisfatta, e allora la
attacco dallʼaltra parte, ma succede molto raramente.
QUANDO: di nuovo, io seguo il metodo EASY, quindi le mie bimbe hanno sempre
mangiato ogni due ore e mezza/tre, e di notte quando vogliono loro (cioeʼ quando si
svegliano, ma se piangono dopo unʼora dalla poppata notturna, non le riattacco alla
tetta). Verso sera, quando inizia la fase critica di agitazione dovuta allʼaccumulo degli
stimoli della giornata, allora doʼ da mangiare anche prima, puoʼ anche essere dopo due
ore. Poi bagno e nanna, ogni santa sera, bagno e nanna e poi le risveglio per la
“poppata della buona notte”, prima di mettermi a letto. Devo dire che, dopo un mesetto,
se starete attente, tutte riconoscerete il pianto della fame di vostro figlio: eʼ ritmico, fa
un-due-tre, un-due-tre (uaaaa, uaaaa, uaaaa), se provate con il ciuccio di solito si
arrabbia ancora di piuʼ, non smette, se non per prendere fiato, nemmeno se cambiate
posizione, peroʼ se lo mettete in posizione tetta, allora si calma per un attimo, percheʼ
sa cosa viene dopo (se invece ha male, con cavolo che si calma in posizione tetta).
Comunque, quando siete sicure che abbia fame, fatelo piangere due minuti due, e
osservate e ascoltate ;-)
Per concludere: io sono arci convinta che con il latte artificiale i bimbi dormano piuʼ a
lungo di notte, percheʼ ne bevono di piuʼ, percheʼ eʼ piuʼ nutriente, percheʼ non lo so, ma
questʼidea eʼ stata confermata da tutte le mamme che conosco, e sono parecchie.
Quindi, se volete provare, percheʼ no. Io continuo ad alzarmi ad allattare, eʼ faticoso,
anzi faticosissimo, soprattutto per una come come che soffre il sonno DA MORIRE, ma
mi va di farlo. E questo eʼ il bello di essere mamma, che ognuno fa quel che gli pare,
quel che si sente dentro, senza dover dare spiegazioni o doversi giustificare, percheʼ
siamo noi a decidere per i nostri figli (possibilmente con un buon papaʼ/marito che ben
ci consiglia), e loro si abituano a quel che noi vogliamo, questo eʼ sicuro (cosiʼ si
abituano a dormire nel loro letto o nel lettone, a ciucciare il ciuccio invece che la tetta
quando non eʼ ora di mangiare, ecc. ecc.).
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Tracy Hogg
martedì 28 dicembre 2010
TRA IL DIRE E IL FARE.....
Eccomi qui..al solito nell'orario del riposino e la mamma divanizzata.
Ricordo la prime notti all'ospedale, qdo Claudio dormiva e le puericultrici mi dicevano di svegliarlo per attaccarlo al seno...il delirio! Lo svegliavo (maledetta inesperienza...), lo lavavo perchè, così mi avevano detto, si sveglia meglio per riuscire a mangiare e lo attaccavo. Risultato: disastro! Lui piangeva, si agitava, sbatteva la testa con sta benedetta tetta e dopo sta tragedia si riaddormentava. Conclusione lo svegliavo ogni 3 ore ma senza motivo, perchè poi non mangiava, si innervosiva e basta. Solo mia mamma mi consigliava di lasciarlo in pace. Arrivati a casa il pupo si è scatenato: gli orari erano un miraggio, i ritmi sconvolti, giorno e notte confusi. Mio marito mi ha ricordato Tracy Hogg: siamo noi a comandare, non lui. Il problema principale e non direi secondario era che non si attaccava...ciucciava un pò e poi dormiva, poco, pochissimo per poi piangere nuovamente per ovvi motivi di fame. Io stanca, stanca, stanca, e anche delusa da me stessa, ho trovato l'unica forza nel mio SuperMaxEroe che mi ha comprato il latte artificiale e mi ha detto "Proviamo amore, è nato di 4 kg, non è colpa tua..avrà fame... proviamo...se dorme aveva fame". Ha dormito. credo 12 ore di seguito. Aveva fame. Colpa mia? Colpa di chi? Ma poi esiste una vera colpa? Ho trascorso 1 mese attaccata al tira latte elettrico per dare al mio angelo ciò che riuscivo, perdendo alcuni momenti gioiosi con lui e stancandomi xchè non riposavo mai. In + si è aggiunta una malattia nascosta, mai diagnosticata, che mi portava ad ingrassare nel post-parto e lievitavo a vista d'occhio. Ma i dottori mi dicevano che finchè allattavo (attaccata ad una macchina...non ad un bambino) non potevo scoprire il motivo del mio malessere. Ad 1 mese di vita del mio cucciolo una mia amica (le amiche mamme sono Sante...stringetele attorno a voi, nessuno è + prezioso)mi ha consigliato di usare il paracapezzolo (nonostante la macchina succhia latte infernale io attaccavo sempre il bimbo..con le ragadi che mi facevano stringere i denti dal dolore...)...e Claudio si attaccò e mangiò da me! Finalmente! L' ho allattato così per 5 mesi (ho eliminato il paracapezzolo dopo 1 settimana). Poi mi sono curata (ma questo è un altro post....)
Cosa c'entra con il sonno tutto sto discorso???? Come dice mio papà "Storta va e dritta viene" e infatti per "colpa" dell'aggiunta e del biberon serale Claudio dormiva, felice, beato e sazio. E dormiva regolare... sempre. Ma non è un miracolo! E' solo abitudine. Io e mio marito gli abbiamo insegnato che ci sono orari in cui si mangia, altri in cui si dorme, altri in cui mamma e papà giocano con te e altri in cui bisogna giocare da soli, xchè ci sono altre cose da fare. Che altro non è che il metodo E.A.S.Y. di Tracy....una manna!
Ma xchè ti inculcano la teoria dell'allattamento a richiesta, del seguire i ritmi del bambino.. ecc????? Non per tutti i genitori va bene. Ma sapete quanti genitori sono depressi e litigano per colpa di questa teorie??? Ho capito sulla mia pelle che qdo una mamma è serena anche il bimbo è sereno; e se respira serenità sprigiona energia positiva e serenità che lo porta a crescere bene, felice. All'inizio Claudio piangeva per la fame perchè non riuscivo a sfamarlo, successivamente bastava un "Ue" e uno sguardo x capirci, tetta, aggiunta e serenamente siamo cresciuti come mamma e figlio. E ha imparato che la pappa era in quell'orario, non qdo voleva lui, e ha capito che le coccole arrivano anche mentre si beve il biberon, e che se la mamma deve pulire o farsi la doccia si può giocare da soli nel box.
Sono tutti piccoli passi. Piccoli.. che portano a piccoli grandi successi.
Per me un limite è sempre stato il sonno: io soffro se non dormo, e non è mai cambiata questa mia abitudine diventando mamma! Chi l'ha detta sta cosa?????? E' una sciocchezza enorme! Dalla mia parte ho avuto il mio Max, che mi ha aiutato e sempre sostenuto in tutto, in tutte le scelte, in tutti i processi di educazione, e ovviamente anche nell'educazione al sonno. All'inizio capitava che Claudio si svegliava, e logicamente gli davamo il biberon o lo allattavo.. ma in realtà non si svegliava per fame. E l'ho dimostrato in 3 sere. E ho tolto a Claudio i pasti notturni.... sotto lo sguardo incredulo di mio marito. "Vedrai che ce la faccio" e l'ho fatto. Come? eh eh calma.... è un altro post! E cmq sempre Santa Tracy!!!!
Il mio racconto vuol solo lanciare un messaggio alle mamme: non è facile, nessuno dice che è facile, ma esiste il modo di insegnare a dormire e di regolare un bambino. Questa è la mia esperienza con il mio primo figlio. Conosco mamme che educano al dormire e a mangiare ad orari anche allattando esclusivamente. E' possibile, non facile. All'inizio i bimbi piangono, ma sarete sconvolti dal notare quanto velocemente cambino i ritmi e capiscano che la musica sta cambiando e che si devono adattare ad un nuovo modo di mangiare, dormire ecc...
Bisogna capire cosa si vuole. Come realizzarla a seconda dei propri ritmi familiari. E andare avanti. Decise. Perchè le mamme hanno una forza in +: i loro cuccioli.
Allora forza e coraggio. Non saremo mai pronte x tutto...ma esiste l'autoconvinzione.. ce la possiamo fare a fare tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alla prossima... con il ricordo dei pianti notturni, e dei capricci pomeridiani....
PS Leggete a tal proposito il libro "Neonati Maleducati"
Ricordo la prime notti all'ospedale, qdo Claudio dormiva e le puericultrici mi dicevano di svegliarlo per attaccarlo al seno...il delirio! Lo svegliavo (maledetta inesperienza...), lo lavavo perchè, così mi avevano detto, si sveglia meglio per riuscire a mangiare e lo attaccavo. Risultato: disastro! Lui piangeva, si agitava, sbatteva la testa con sta benedetta tetta e dopo sta tragedia si riaddormentava. Conclusione lo svegliavo ogni 3 ore ma senza motivo, perchè poi non mangiava, si innervosiva e basta. Solo mia mamma mi consigliava di lasciarlo in pace. Arrivati a casa il pupo si è scatenato: gli orari erano un miraggio, i ritmi sconvolti, giorno e notte confusi. Mio marito mi ha ricordato Tracy Hogg: siamo noi a comandare, non lui. Il problema principale e non direi secondario era che non si attaccava...ciucciava un pò e poi dormiva, poco, pochissimo per poi piangere nuovamente per ovvi motivi di fame. Io stanca, stanca, stanca, e anche delusa da me stessa, ho trovato l'unica forza nel mio SuperMaxEroe che mi ha comprato il latte artificiale e mi ha detto "Proviamo amore, è nato di 4 kg, non è colpa tua..avrà fame... proviamo...se dorme aveva fame". Ha dormito. credo 12 ore di seguito. Aveva fame. Colpa mia? Colpa di chi? Ma poi esiste una vera colpa? Ho trascorso 1 mese attaccata al tira latte elettrico per dare al mio angelo ciò che riuscivo, perdendo alcuni momenti gioiosi con lui e stancandomi xchè non riposavo mai. In + si è aggiunta una malattia nascosta, mai diagnosticata, che mi portava ad ingrassare nel post-parto e lievitavo a vista d'occhio. Ma i dottori mi dicevano che finchè allattavo (attaccata ad una macchina...non ad un bambino) non potevo scoprire il motivo del mio malessere. Ad 1 mese di vita del mio cucciolo una mia amica (le amiche mamme sono Sante...stringetele attorno a voi, nessuno è + prezioso)mi ha consigliato di usare il paracapezzolo (nonostante la macchina succhia latte infernale io attaccavo sempre il bimbo..con le ragadi che mi facevano stringere i denti dal dolore...)...e Claudio si attaccò e mangiò da me! Finalmente! L' ho allattato così per 5 mesi (ho eliminato il paracapezzolo dopo 1 settimana). Poi mi sono curata (ma questo è un altro post....)
Cosa c'entra con il sonno tutto sto discorso???? Come dice mio papà "Storta va e dritta viene" e infatti per "colpa" dell'aggiunta e del biberon serale Claudio dormiva, felice, beato e sazio. E dormiva regolare... sempre. Ma non è un miracolo! E' solo abitudine. Io e mio marito gli abbiamo insegnato che ci sono orari in cui si mangia, altri in cui si dorme, altri in cui mamma e papà giocano con te e altri in cui bisogna giocare da soli, xchè ci sono altre cose da fare. Che altro non è che il metodo E.A.S.Y. di Tracy....una manna!
Ma xchè ti inculcano la teoria dell'allattamento a richiesta, del seguire i ritmi del bambino.. ecc????? Non per tutti i genitori va bene. Ma sapete quanti genitori sono depressi e litigano per colpa di questa teorie??? Ho capito sulla mia pelle che qdo una mamma è serena anche il bimbo è sereno; e se respira serenità sprigiona energia positiva e serenità che lo porta a crescere bene, felice. All'inizio Claudio piangeva per la fame perchè non riuscivo a sfamarlo, successivamente bastava un "Ue" e uno sguardo x capirci, tetta, aggiunta e serenamente siamo cresciuti come mamma e figlio. E ha imparato che la pappa era in quell'orario, non qdo voleva lui, e ha capito che le coccole arrivano anche mentre si beve il biberon, e che se la mamma deve pulire o farsi la doccia si può giocare da soli nel box.
Sono tutti piccoli passi. Piccoli.. che portano a piccoli grandi successi.
Per me un limite è sempre stato il sonno: io soffro se non dormo, e non è mai cambiata questa mia abitudine diventando mamma! Chi l'ha detta sta cosa?????? E' una sciocchezza enorme! Dalla mia parte ho avuto il mio Max, che mi ha aiutato e sempre sostenuto in tutto, in tutte le scelte, in tutti i processi di educazione, e ovviamente anche nell'educazione al sonno. All'inizio capitava che Claudio si svegliava, e logicamente gli davamo il biberon o lo allattavo.. ma in realtà non si svegliava per fame. E l'ho dimostrato in 3 sere. E ho tolto a Claudio i pasti notturni.... sotto lo sguardo incredulo di mio marito. "Vedrai che ce la faccio" e l'ho fatto. Come? eh eh calma.... è un altro post! E cmq sempre Santa Tracy!!!!
Il mio racconto vuol solo lanciare un messaggio alle mamme: non è facile, nessuno dice che è facile, ma esiste il modo di insegnare a dormire e di regolare un bambino. Questa è la mia esperienza con il mio primo figlio. Conosco mamme che educano al dormire e a mangiare ad orari anche allattando esclusivamente. E' possibile, non facile. All'inizio i bimbi piangono, ma sarete sconvolti dal notare quanto velocemente cambino i ritmi e capiscano che la musica sta cambiando e che si devono adattare ad un nuovo modo di mangiare, dormire ecc...
Bisogna capire cosa si vuole. Come realizzarla a seconda dei propri ritmi familiari. E andare avanti. Decise. Perchè le mamme hanno una forza in +: i loro cuccioli.
Allora forza e coraggio. Non saremo mai pronte x tutto...ma esiste l'autoconvinzione.. ce la possiamo fare a fare tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alla prossima... con il ricordo dei pianti notturni, e dei capricci pomeridiani....
PS Leggete a tal proposito il libro "Neonati Maleducati"
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lunedì 27 dicembre 2010
Fate la nanna: noi bimbi dormiamo, ma voi genitori insegnatecelo!!!!!!
Eccomi...mentre Amici va in onda (prima puntata pomeridiana pre-serale!) e Claudio dorme...
Io sono una mamma, solamente una mamma, una mamma che cerca di fare il meglio per il suo cucciolo (e per la sua cucciola che sta per arrivare...); la bibbia (non la Bibbia...) per me è stata il libro di Tracy Hogg "Il linguaggio segreto dei neonati", anzi, dovrei dire per noi, perchè l'ha letto anche mio marito e l'abbiamo applicato come dei bambini che iparano a fare 1+1 con un libro di prima elementare tra le mani.
/ Virginio non va al serale..ma dico io..come è possibile che al serale di Amici arrivino a volte degli incapaci e lui no??? --- scusate ma in fondo sono ancora un'adolescente!/
La prima cosa che ti chiedono gli amici (non quelli di Maria..) qdo hai un figlio è :" MA dorme?" e quel MA sottolineato da un tono di commiserazione è così triste...Ho solo un bambino, è vero, ma ne conosco tanti, come conosco tante mamme, e tra mamme, si sa, si parla, tanto e di tutto e ovviamente il sonno e la conseguente stanchezza sono spesso argomenti intavolati con grande partecipazione di tutte!
Una delle prime cose che Tracy scrive nel suo libro è che i neonati e dunque i bambini sono persone, e come tali vanno trattate con rispetto; lei consiglia (a costo di farsi 2 belle e grasse risate) di parlare sempre con il proprio bimbo, fin da qdo ha poche ore, e per esempio, al rientro dall'ospedale di presentare la casa, le varie stanze e di far conoscere al nuovo arrivato il luogo dove imparerà tante cose, a giocare, a mangiare, a gattonare. a cadere, e...a dormire. Ebbene sì, ai neonati si deve insegnare a dormire: pensate voi cosa vuol dire vivere tutta la propria vita, o almeno la parte di cui ci si ricorda, dentro acqua calda, cullati, senza dover fare nulla xchè persino il cibo ti viene automaticamente "fornito", al buio, e ritrovarsi all'improvviso con la luce negli occhi, al freddo, vestiti e non + liberi di nuotare nell'acqua, con l'impegno di dover imparare a piangere, a far capire alla mamma che hai fame (ma poi... chissà come fanno a capire di aver fame..ovvio che piangano..riescono a fare solo quello fin da subito!), a fare la cacca (ed ecco che se non ci riescono bene arrivano le temute coliche...e i pianti imrovvisi) ed esser messi in un luogo sconosciuto in cui come per magia dovresti saper cosa vuol dire dormire e, soprattutto, addormentarsi da soli!
Mica è un miracolo!!!
Nei ricordi dei nostri genitori ci sentiamo spesso dire frasi come tu dormivi sempre, tua sorella no, e tu volevi essere cullata, e tuo fratello dormiva solo in braccio, e mille altre affermazioni che ci fanno capire solamente una cosa: tutti i bambini sono diversi, ma fondamentalmente tutti necessitano di dormire e chiedono solo d' insegnare loro come si fa. Ogni genitore è meglio che pensi bene quali abitudini voglia dare al proprio cucciolo e di comune accordo con il compagno applichi fin da subito le regole che reputano fondamentali..le altre si faranno insieme strada facendo!
Io e mio marito ad esempio su una cosa siamo stati subito d'accordo: mai nel lettone!!!! Non ho mai pensato che un bambino sia la fine della vita di coppia, ma credo che se i genitori non sono sereni nel dormire con il bimbo nel lettone non debbano farlo. La SERENITA' viene prima di tutto, quella della coppia, del bimbo e della famiglia. E quindi ora il mio bimbo recita a mò di Tata Lucia la frase "ognuno nel proprio lettino" ogni qualvolta si parla della sorellina che arriverà... xchè ovviamente ha timore che la sorellina possa fare ciò che lui non ha potuto. Ehi...ma è un bambino! Ha bisogno di coccole! Certamente.. e infatti spesso alla mattina dormiamo accoccolati insieme, arriva nel lettone alle 7 - 8 del mattino e ci riappisoliamo accarezzandoci, e dopo un incubo notturno non gli abbiamo mai negato una coccola al calduccio tra mamma e papà..ma PER NOI l'importante è che sappia che la norma è dormire nel proprio lettino.
Fino ad 1 anno è stato in camera con noi, ma qdo la sua camera è stata pronta è stata per lui una festa spostare il suo lettino e dormire "come i grandi" da solo!
Ora viene il bello..ma come si fa ad insegnare ai bambini a dormire???
Bè...essendo una mamma ho bisogno di riposare... quindi mi sfogherò domani sulla mia fortuna costruita e cioè svelerò che Claudio non dormiva...ma a 1 mese dormiva tutta la notte. E non è un miracolo...
A domani mondo, mammamodellobase va a dormire!
Io sono una mamma, solamente una mamma, una mamma che cerca di fare il meglio per il suo cucciolo (e per la sua cucciola che sta per arrivare...); la bibbia (non la Bibbia...) per me è stata il libro di Tracy Hogg "Il linguaggio segreto dei neonati", anzi, dovrei dire per noi, perchè l'ha letto anche mio marito e l'abbiamo applicato come dei bambini che iparano a fare 1+1 con un libro di prima elementare tra le mani.
/ Virginio non va al serale..ma dico io..come è possibile che al serale di Amici arrivino a volte degli incapaci e lui no??? --- scusate ma in fondo sono ancora un'adolescente!/
La prima cosa che ti chiedono gli amici (non quelli di Maria..) qdo hai un figlio è :" MA dorme?" e quel MA sottolineato da un tono di commiserazione è così triste...Ho solo un bambino, è vero, ma ne conosco tanti, come conosco tante mamme, e tra mamme, si sa, si parla, tanto e di tutto e ovviamente il sonno e la conseguente stanchezza sono spesso argomenti intavolati con grande partecipazione di tutte!
Una delle prime cose che Tracy scrive nel suo libro è che i neonati e dunque i bambini sono persone, e come tali vanno trattate con rispetto; lei consiglia (a costo di farsi 2 belle e grasse risate) di parlare sempre con il proprio bimbo, fin da qdo ha poche ore, e per esempio, al rientro dall'ospedale di presentare la casa, le varie stanze e di far conoscere al nuovo arrivato il luogo dove imparerà tante cose, a giocare, a mangiare, a gattonare. a cadere, e...a dormire. Ebbene sì, ai neonati si deve insegnare a dormire: pensate voi cosa vuol dire vivere tutta la propria vita, o almeno la parte di cui ci si ricorda, dentro acqua calda, cullati, senza dover fare nulla xchè persino il cibo ti viene automaticamente "fornito", al buio, e ritrovarsi all'improvviso con la luce negli occhi, al freddo, vestiti e non + liberi di nuotare nell'acqua, con l'impegno di dover imparare a piangere, a far capire alla mamma che hai fame (ma poi... chissà come fanno a capire di aver fame..ovvio che piangano..riescono a fare solo quello fin da subito!), a fare la cacca (ed ecco che se non ci riescono bene arrivano le temute coliche...e i pianti imrovvisi) ed esser messi in un luogo sconosciuto in cui come per magia dovresti saper cosa vuol dire dormire e, soprattutto, addormentarsi da soli!
Mica è un miracolo!!!
Nei ricordi dei nostri genitori ci sentiamo spesso dire frasi come tu dormivi sempre, tua sorella no, e tu volevi essere cullata, e tuo fratello dormiva solo in braccio, e mille altre affermazioni che ci fanno capire solamente una cosa: tutti i bambini sono diversi, ma fondamentalmente tutti necessitano di dormire e chiedono solo d' insegnare loro come si fa. Ogni genitore è meglio che pensi bene quali abitudini voglia dare al proprio cucciolo e di comune accordo con il compagno applichi fin da subito le regole che reputano fondamentali..le altre si faranno insieme strada facendo!
Io e mio marito ad esempio su una cosa siamo stati subito d'accordo: mai nel lettone!!!! Non ho mai pensato che un bambino sia la fine della vita di coppia, ma credo che se i genitori non sono sereni nel dormire con il bimbo nel lettone non debbano farlo. La SERENITA' viene prima di tutto, quella della coppia, del bimbo e della famiglia. E quindi ora il mio bimbo recita a mò di Tata Lucia la frase "ognuno nel proprio lettino" ogni qualvolta si parla della sorellina che arriverà... xchè ovviamente ha timore che la sorellina possa fare ciò che lui non ha potuto. Ehi...ma è un bambino! Ha bisogno di coccole! Certamente.. e infatti spesso alla mattina dormiamo accoccolati insieme, arriva nel lettone alle 7 - 8 del mattino e ci riappisoliamo accarezzandoci, e dopo un incubo notturno non gli abbiamo mai negato una coccola al calduccio tra mamma e papà..ma PER NOI l'importante è che sappia che la norma è dormire nel proprio lettino.
Fino ad 1 anno è stato in camera con noi, ma qdo la sua camera è stata pronta è stata per lui una festa spostare il suo lettino e dormire "come i grandi" da solo!
Ora viene il bello..ma come si fa ad insegnare ai bambini a dormire???
Bè...essendo una mamma ho bisogno di riposare... quindi mi sfogherò domani sulla mia fortuna costruita e cioè svelerò che Claudio non dormiva...ma a 1 mese dormiva tutta la notte. E non è un miracolo...
A domani mondo, mammamodellobase va a dormire!
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