lunedì 26 marzo 2012

Il metodo delle 5 S di Harvey Karp

Basandomi sul libro "Un bambino felice" ho adottato il metodo per calmare i bambini detto "delle 5S": swaddle, sucking, side, shushing, swinging.
Il libro è utilissimo e davvero il metodo funziona! Testimoni le mie vicine di casa!
Ho fasciato Livietta appena nata con questo metodo sotto gli occhi dell'ostetrica.
Mia mamma e e mia suocera mai state così d'accordo nel criticare questa nostra scelta....ma del resto chi mi ha mai fermato????
Io direi provare per credere! Fatelo da subito peró! Io ho usato i lenzuolini in muffola di cotone Aden&Anais, ottimi! Sono studiati appositamente per lo swaddle. Li trovate in vendita su Amazon o fateveli comprare da qualcuno che va in Usa.
Date un'occhiata al video seguente:







Dopo avervi descritto lo Swaddle, mi pare doveroso farvi vedere (vi prego, guardate gli originali video di Harvey Karp che mi perdonerà per averlo imitato!) il completo metodo per calmare i bambini in 30 secondi.
Swaddle, Sucking, Side, Swinging, Shushing, vanno usati contemporaneamente per calmare il piccolo. Non chiamate un esorcista! In caso di pianto disperato calmate fin da subito il fagottini urlanti (che poi...da dove la tirano fuori quella voce? Quando dormono sembrano angeli!) con questo metodo.
L'ho applicato fin dall'ospedale. 
Brevemente:
- swaddle: fasciate il piccolino
- mettetelo di lato (side) per favorire la digestione e il ruttino con la hola
- offrite un ciuccio (sucking)
- muovetevi come per cullarlo ritmicamente (swinging)
- e fate shshshshshs nelle orecchie del vostro piccolo (shushing). Ma fatelo fortissimo! Il vostro shshshshshs deve superare in intensità il pianto del nanerottolo, altrimenti non lo sentirà neanche!
Vi assicuro che con la mia Nana il metodo ha funzionato davvero come descritto nel libro.
Il libro è davvero interessante e mi ha molto affascinato la spiegazione del cosiddetto "trimestre mancante". 
Cercate di leggerlo! Spero di farvi venire la voglia di acquistarlo!
Buona visione 




domenica 25 marzo 2012

Mamma Modello Base in modalità Giornata della Lentezza ON

Un giorno ho letto questo post nel blog di BabyPlannerItalia e nel blog di Wonder-womum.. E ho pensato: "Che bella idea! Stasera ci scrivo un post anche io!".
E sono passate due settimane.
Perché la vita delle mamme è l'antitesi della lentezza.
Nella vita da mamma non esiste niente di lento.
Domani è la sesta Giornata Mondiale della Lentezza ed, in effetti, sarebbe meglio, ogni tanto, prendersi un attimo di pausa dalla corsa frenetica della vita quotidiana.
Tantissime persone, tutti i giorni, si affrettano per compiere tutti gli impegni della giornata...
La mia sveglia suona alle 6,40. La prima. La spengo. E faccio finta che i seguenti 5 minuti siano lunghi due ore... A volte mi riaddormento così profondamente che quando suona la seconda sveglia prendo un colpo!
Ed è in questo momento che mi assale il primo desiderio di Lentezza!
Come vorrei svegliarmi come nelle pubblicità con battaglia di cuscini nel lettone con i bimbi, con il sole già alto, con la luce che illumina la stanza.
Come vorrei fare colazione tutti insieme, con sorrisi e musica nella cucina.
E invece quasi a nessuno capita così, vero?
Dunque la Lentezza io me la ricavo, ogni giorno. Una lentezza fatta di secondi, di pensieri, di desideri.
La mia Lentezza è addormentarsi con il mio principe mano nella mano, accarezzandogli i capelli e pensando al primo momento in cui suoi occhini azzurri hanno visto i miei occhi da mamma.
La mia Lentezza è abbracciare il mio Amore, ogni mattina, davanti la macchina del caffè, pensando a quanto vorrei trascorrere più tempo abbracciati.
La mia Lentezza è coccolare la mia principessa, ogni giorno, sul fasciatoio, e mentre lei mi sorride, non desiderare altro.
La mia Lentezza è guardare con occhi a forma di cuore i miei bimbi che giocano nella vasca da bagno, insieme.
La mia Lentezza è sorridere nell'ascoltare il Nano che canta nel suo improbabile inglese.
La mia Lentezza è decidere di non pensare alle pulizie di casa e giocare con i miei bimbi, portarli al parco, e cantare una canzoncina tutti insieme.

E la Giornata della Lentezza è un'ottima idea per ricordarsi, tutto l'anno, che un attimo di Lentezza fa bene a tutti!

E cosa c'è di meglio che festeggiarla nel più odioso giorno della settimana?? E come dice Puffo Brontolone "Io odio il lunedì!"

Buon inizio settimana!

mercoledì 21 marzo 2012

Il necessario nel momento dell'allattamento




Per non doversi alzare 200volte.....Come facevo io!
E voi come vi preparavate?
I comodissimi cuscini da allattamento mi aiutavano molto. Voi li avete usati? Nel video vi mostro il Boppy Bare Naked Pillow e il cuscino Domoo. Entrambi comodi e ben fatti, ma personalmente preferisco il seoondo per la maggior adattabilità al corpo di mamma e nanerottolo.
Accanto a me non mancava mai una bottiglia d'acqua...che arsura mentre si allatta! A voi capitava? Io ne avrei bevuta a litri!
Il Nanerottolo all'inizio non ne voleva sapere di cucciare, ma poi quando si è attaccato ci stava ore... Dunque mi rilassavo alla grande con filmoni in tv e riviste! Non si dovrebbe stare al telefono, ma era un bel momento di cui approfittare per due parole con un'amica, una sana seduta di pettegolezzo! Come vi si può rinunciare? E per una neomamma è vitale sentirsi "normali". Dunque a portata di mano autricolare con cellulare e telefono fisso...ma senza suoneria! Be' un minimo di rispetto per il cucciolo!!!!
Buon allattamento..e se avete cose da aggiungere fatemelo sapere nei commenti! 

lunedì 19 marzo 2012

Ciò che nei corsi pre-parto non ti diranno mai: come si prepara il latte in polvere

Sembra una banalità, ma nei corsi preparto si parla di allattamento al seno fino alla nausea. Ma nessuno accenna neanche di sfuggita a come si prepara decentemente un biberon!
La "prima volta" può capitare all'improvviso, e si è colti da un momento di panico...
Il primo consiglio che sempre do alle mie amiche che stanno per partorire è di comprare, e mettere in fondo all'armadietto della cucina, una bottiglietta di latte artificiale liquido.
Quando l'ho detto all'ostetrica del corso preparto mi ha guardato come stessi dicendo una castroneria epocale! In realtà non è sbagliato, sapete perché? Perché avere quella bottiglietta lí, nascosta, ma sapere che c'era, mi dava sicurezza.
Con Livia era capitato che piangesse dopo la poppata e il dubbio amletico che hanno tutti ci assaliva: avrà mangiato a sufficienza? Avrò latte a sufficienza per un fagottino di 4 kg?
Non si dovrebbe fare, tutti dicono di non farlo. Ma io, da mamma, penso che provare, per poi vedere che rifiuta l'aggiunta, regala una sicurezza in se stesse che nessuno ti sa dare! Così successe a me:
- Nano, primo giorno a casa. Rifiutava il seno. Pianto disperato, per ore. Santo latte artificiale. Mi salvó.
- Nana, primi giorni a casa. Sempre attaccata. Aggiunta? Non la voleva. Dunque andava bene il mio latte.
Due esperienze. Stessa madre. Stessa bottiglietta incriminata nascosta. Con Livia usata d'emergenza a causa della mastite.
Ma poi? Cosa c'è oltre il latte liquido che costa una follia?
Certo, è l'unico davvero sterile.
Ma quando si apre la sterilità viene meno, e il latte va tenuto in frigo e consumato entro 24ore. Quello che avanza va gettato! Che spreco!
Ho cercato di descrivere come preparo io il latte in polvere nei due video di cui vi metto link.
Che io faccia così non vuol certo dire che si debba fare così! Il metodo descritto è il metodo consigliatomi a suo tempo dal mio pediatra ed è il metodo che molte mamme usano.
Una Signora, commentando il mio primo video, ha giustamente obiettato che le indicazioni dell'OMS danno indicazioni esattamente contrarie a quelle date da me.
Be', che dire? L'OMS parla al mondo...io non ho una pretesa tale! I miei sono consigli da Mammamodellobase, consigli pratici, per mamme che, preciso e sottolineo, non hanno bimbi con particolare necessità di latte sterile.
I miei bimbi sono nati con un peso di 4kg , non avevano problemi di sorta, e non ho avuto necessità di seguire particolari cautele nella preparazione del latte in polvere.

Guardatevi i video, scrivetemi nei commenti del video cosa ne pensate e come fate o avete fatto voi.
Confrontarsi è utile per tutti!
Come fare per commentare? Iscrivetevi a Youtube, successivamente al mio canale.. E poi vai di commenti! grazie!!!




giovedì 8 marzo 2012

Pensieri da 8 Marzo...ma anche no

Quando penso alla Festa della Donna mi viene in mente Mary Poppins. È stata la prima volta che mia mamma mi ha spiegato che anni fa le donne non erano considerate come gli uomini. Se avete visto il film sapete perché gliel'avevo chiesto. E ho imparato la canzone delle Suffragette.

Sono passati anni. Ma ancora mi ricordo quella spiegazione.
La mia mamma lavorava, e anche mio papà. Lei stirava. E anche mio papà. Lei ci preparava per la nanna. E anche mio papà.
Entrambi.
Questo mi hanno insegnato i miei genitori.

L'8marzo non va dimenticato.
Ma personalmente non l'ho mai festeggiato. Anche se il mio papà le mimose le ha sempre portate alle sue tre donne.
Trovo ovviamente squallido festeggiare oggi andando in qualche locale con amiche a vedere un uomo che si spoglia o cose del genere.

Gli auguri vanno per me a tutte le donne, inutile dire ogni giorno.
Alle donne che combattono per essere non uguali agli uomini. Perché noi donne siamo diverse. Gli auguri sono per le donne che restano donne. Quando lavorano, quando sono ai primi piani, quando sono ai vertici, quando sono mamme, quando sono amanti, quando combattono. Alle donne che combattono per un lavoro, per una vita normale, per un figlio che non arriva, per non volere un figlio, per un amore non voluto, per un amore non desiderato.
Donne che soffrono ce ne sono tante ancora, troppe.

Tempo fa su facebook una mia amica ha scritto:

" Da quando sono bambina ho sempre pensato che avrei avuto una figlia femmina.
Non so perché, l’ho sempre immaginata, e sognata così.
Poi sono cresciuta. Ribelle no, ma forte si. Con una identità marcata. Di donna. Donna che lavora. Che ama. Che lotta. Lotta nelle grandi cose, e nelle piccole. Lotta per essere chiamata “dottore” e non “signorina” semplicemente al pari degli uomini che fanno il suo stesso mestiere.
Donna che si cura, ceretta, piega, taglio, abiti, yoga, alimentazione sana. Ma allo stesso tempo sa uscire struccata ed in tuta.
Donna che va dal parrucchiere, perché è bello farsi coccolare, massaggiare la testa con lo shampoo…. Ed inorridisce a sentire i discorsi dal parrucchiere.
Non perché si parli del tempo. O di Sanremo, o di Belèn, o della tizia che ha l’amante …. Quello va benissimo, stacco la testa la faccio fumare un po’, e mi alleggerisco di peso oltre che di capelli.
Ma sto male quando mi raccontano della “tredicenne della nostra cittadina (W la Brianza…) che per dare la prova d’amore al fidanzato, si riprende durante un atto di autoerotismo” – e fin qui …sorrido … pensando all’ingenuità - “no, ma non è finita: si riprende ed il video finisce su internet e lo vedono tutti” - … povera penso io ….ci siamo …. Ma il commento generale è “se fosse mia figlia, che vergogna” !!
Se fosse mia figlia ?????? Se fosse mia figlia le direi che è scema a dare certo materiale in giro.
Io mi vergognerei, mi sentirei un genitore fallito se LUI fosse mio figlio. Colui che quel video, privato, delicato, magari troppo spinto e poco consapevole vista l’età di lei, lo ha reso pubblico.
Colui che ha fatto esattamente come 20 anni fa al mio liceo, quando M chiese alla fidanzata N di poterle fare una foto nuda, per sé, e poi la fotocopiò appendendola a scuola. Non sono cambiati i tempi, ma solo i mezzi tecnologici (youtube e facebook hanno velocità e raggio d’azione molto più elevato delle fotocopie nei cessi di liceo…) e purtroppo, non è cambiata la cultura.
Quella cultura in cui si vergognano di genitori di LEI. Non quelli di LUI.
Che per la cronaca, è stato denunciato per la diffusione del materiale.

Madre non lo sono (non ancora ? non lo sarò ?) ma inizio a pensare di volere un figlio maschio.
Perché vorrei crescere un Uomo. Questa è la sfida vera. Un uomo che rispetti la donna dal profondo. Un uomo che sappia essere forte quando deve difendere. Un uomo che si vergogni dei suoi coetanei che violano l’intimità delle sue coetanee.
Non vorrei un figlio maschio per dire “meno male che ho figli maschi così non devo temere per la loro incolumità o per la loro reputazione” (altra gettonatissima frase, oggi) ma per dire: sono orgogliosa di lui. "

Grazie Cara Claudia, perché io un figlio maschio ce l'ho.
Grazie perché leggendo le tue parole ho ricordato ancora una volta quanta responsabilità ci sia nella parola mamma.
È vero, la più grande sfida di oggi per le donne è quella di crescere i futuri uomini, perché saranno loro a rispettare le future donne.
Ed io voglio poter sempre dire " Sono orgogliosa di mio figlio Claudio".


P.s. ... e auguri a te Mia Cara Amica Claudia, da sempre, anche se lontane, anche se diverse. Non sapevi ti avrei "rubato" le parole...ma so che non ti dispiacerà.
Auguri perché sei una donna che a me piace, che merita, che combatte, che pensa.
Ti voglio bene.

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