giovedì 8 marzo 2012

Pensieri da 8 Marzo...ma anche no

Quando penso alla Festa della Donna mi viene in mente Mary Poppins. È stata la prima volta che mia mamma mi ha spiegato che anni fa le donne non erano considerate come gli uomini. Se avete visto il film sapete perché gliel'avevo chiesto. E ho imparato la canzone delle Suffragette.

Sono passati anni. Ma ancora mi ricordo quella spiegazione.
La mia mamma lavorava, e anche mio papà. Lei stirava. E anche mio papà. Lei ci preparava per la nanna. E anche mio papà.
Entrambi.
Questo mi hanno insegnato i miei genitori.

L'8marzo non va dimenticato.
Ma personalmente non l'ho mai festeggiato. Anche se il mio papà le mimose le ha sempre portate alle sue tre donne.
Trovo ovviamente squallido festeggiare oggi andando in qualche locale con amiche a vedere un uomo che si spoglia o cose del genere.

Gli auguri vanno per me a tutte le donne, inutile dire ogni giorno.
Alle donne che combattono per essere non uguali agli uomini. Perché noi donne siamo diverse. Gli auguri sono per le donne che restano donne. Quando lavorano, quando sono ai primi piani, quando sono ai vertici, quando sono mamme, quando sono amanti, quando combattono. Alle donne che combattono per un lavoro, per una vita normale, per un figlio che non arriva, per non volere un figlio, per un amore non voluto, per un amore non desiderato.
Donne che soffrono ce ne sono tante ancora, troppe.

Tempo fa su facebook una mia amica ha scritto:

" Da quando sono bambina ho sempre pensato che avrei avuto una figlia femmina.
Non so perché, l’ho sempre immaginata, e sognata così.
Poi sono cresciuta. Ribelle no, ma forte si. Con una identità marcata. Di donna. Donna che lavora. Che ama. Che lotta. Lotta nelle grandi cose, e nelle piccole. Lotta per essere chiamata “dottore” e non “signorina” semplicemente al pari degli uomini che fanno il suo stesso mestiere.
Donna che si cura, ceretta, piega, taglio, abiti, yoga, alimentazione sana. Ma allo stesso tempo sa uscire struccata ed in tuta.
Donna che va dal parrucchiere, perché è bello farsi coccolare, massaggiare la testa con lo shampoo…. Ed inorridisce a sentire i discorsi dal parrucchiere.
Non perché si parli del tempo. O di Sanremo, o di Belèn, o della tizia che ha l’amante …. Quello va benissimo, stacco la testa la faccio fumare un po’, e mi alleggerisco di peso oltre che di capelli.
Ma sto male quando mi raccontano della “tredicenne della nostra cittadina (W la Brianza…) che per dare la prova d’amore al fidanzato, si riprende durante un atto di autoerotismo” – e fin qui …sorrido … pensando all’ingenuità - “no, ma non è finita: si riprende ed il video finisce su internet e lo vedono tutti” - … povera penso io ….ci siamo …. Ma il commento generale è “se fosse mia figlia, che vergogna” !!
Se fosse mia figlia ?????? Se fosse mia figlia le direi che è scema a dare certo materiale in giro.
Io mi vergognerei, mi sentirei un genitore fallito se LUI fosse mio figlio. Colui che quel video, privato, delicato, magari troppo spinto e poco consapevole vista l’età di lei, lo ha reso pubblico.
Colui che ha fatto esattamente come 20 anni fa al mio liceo, quando M chiese alla fidanzata N di poterle fare una foto nuda, per sé, e poi la fotocopiò appendendola a scuola. Non sono cambiati i tempi, ma solo i mezzi tecnologici (youtube e facebook hanno velocità e raggio d’azione molto più elevato delle fotocopie nei cessi di liceo…) e purtroppo, non è cambiata la cultura.
Quella cultura in cui si vergognano di genitori di LEI. Non quelli di LUI.
Che per la cronaca, è stato denunciato per la diffusione del materiale.

Madre non lo sono (non ancora ? non lo sarò ?) ma inizio a pensare di volere un figlio maschio.
Perché vorrei crescere un Uomo. Questa è la sfida vera. Un uomo che rispetti la donna dal profondo. Un uomo che sappia essere forte quando deve difendere. Un uomo che si vergogni dei suoi coetanei che violano l’intimità delle sue coetanee.
Non vorrei un figlio maschio per dire “meno male che ho figli maschi così non devo temere per la loro incolumità o per la loro reputazione” (altra gettonatissima frase, oggi) ma per dire: sono orgogliosa di lui. "

Grazie Cara Claudia, perché io un figlio maschio ce l'ho.
Grazie perché leggendo le tue parole ho ricordato ancora una volta quanta responsabilità ci sia nella parola mamma.
È vero, la più grande sfida di oggi per le donne è quella di crescere i futuri uomini, perché saranno loro a rispettare le future donne.
Ed io voglio poter sempre dire " Sono orgogliosa di mio figlio Claudio".


P.s. ... e auguri a te Mia Cara Amica Claudia, da sempre, anche se lontane, anche se diverse. Non sapevi ti avrei "rubato" le parole...ma so che non ti dispiacerà.
Auguri perché sei una donna che a me piace, che merita, che combatte, che pensa.
Ti voglio bene.

mercoledì 7 marzo 2012

Il mio Canale Youtube

Sempre alla ricerca di nuove cose da fare per riempire quei pochi secondi liberi che ho in un giorno, ho pensato di fare dei video moooolto casalinghi da mettere su youtube, per far vedere, alle mamme e non solo, i prodotti che mi piacciono e quelli che non mi piacciono... Insomma: alla ricerca di una nuova scusa di shopping!

Se vi va di seguirmi nei video iscrivetevi al mio canale cliccando nel link qui sotto!

http://www.youtube.com/user/mammamodellobase/videos

Commentatemi i video e riportatemi le vostre esperienze, cosicché possiamo tutte insieme raccogliere un bel po' di opinioni!

Vi aspetto

Ps Non accetto commenti su:
- brufoli della mia faccia ( è sicuramente acne giovanile )
- capelli in disordine
- decisamente scarsa propensione al trucco ( avrei bisogno di Clio MakeUp a casa mia 24h su 24)
- pancetta che mi si è affezionata nonostante la dieta. Più di così non ce la faccio!

martedì 6 marzo 2012

Il pulisci mocciolo ovvero il Rinowash

Tempo fa avevo parlato della difficile scelta per l'acquisto dell'aerosol .
L'inverno è ormai quasi finito, ma il naso moccolante dei bambini resta un purtroppo un must.
Posto su youtube un video per far vedere cos'è il sistema di lavaggio nasale chiamato rinowash.
Non mi deridete, spero sia utile e se avete consigli commentatemi il video.

domenica 4 marzo 2012

MammaMia che Domenica: MammaMia che nervi!

Oggi me ne stavo bel bella a creare le mie palle di polistirolo che taac mi arriva un messaggio di mia mamma: "Stai guardando MammaMia che domenica su La7?".
Di solito la domenica dopo pranzo schiatto a letto con il principe, ma oggi avevo mille cose da fare e ho optato per un doppio caffè (pentendomi nell'esatto istante in cui il Nano ha chiesto:"Ma non dormiamo mano nella mano???").
Dicevo...
Me ne stavo bel bella nel mio bozzolo da mamma creativa quando decido di accendere la tv e guardare il programma indicatomi dalla mia mamma.
Ora...
Premetto che mi saltano i nervi quando gli uomini parlano di gravidanza.
Premetto che io mi sono fatta due gravidanze direi complicate a casa.
Premetto che sono rientrata a lavoro a 11 mesi del principe e a 9 mesi della principessa.
Premetto che considero il mio lavoro un lavoro più che buono e ringrazio il cielo di averlo e di avere la possibilità di gestire il miei figli con un part time.

Fatte queste premesse...

Mi ritrovo davanti un giornalista ( che peraltro di solito mi sta pure simpatico ) che afferma che in Italia le donne se la prendono troppo comoda nel tornare a lavoro dopo una gravidanza, e che in altri Stati a tre giorni dal parto rientrano già al loro posto lavorativo.
E già qui mi chiedo : " Ma che ne sai tu di post parto? Che ne sai tu di punti di sutura che non ti permettono di stare seduta? Che ne sai tu di ragadi al seno e di allattamenti tacchenti del tipo ogni ora?.." potrei andare avanti pagine...ma mi fermo qui perché non ho seguito tutto il discorso del giornalista in questione, e preferisco pensare di aver capito male il suo intervento.

Dopo di che interviene una famosa EuroParlamentare di cui avevo visto foto tempo fa.
Quando avevo visto le sua immagine su Facebook era immortalata in aula a Strasburgo o Bruxelles con la sua piccolina di poche settimane ( mi pare tre ) nella fascia.
Io adoro la fascia, e penso che se una volta una mamma ha necessità di portarsi il bebè a lavoro può farlo.
Ma vedere una mamma che afferma in televisione che lei preferisce portarsi sua figlia sul posto di lavoro....
Ma mi chiedo: ma vogliamo per cortesia parlare di mamme normali?
Vogliamo per cortesia far notare che molte mamme in Italia sono operaie, lavorano con turni di notte, sono Infermiere, Dottoresse, ecc...ecc...
Non tutte sono visagiste, europarlamentari o organizzatrici di eventi.
Non tutte si possono portare amorevolmente i bimbi nella fascia per allattarli e poi tornare a casa.
Ma poi... Quanti giorni andrà a lavoro in aula alla settimana? E per quante ore?
Chissà poverina col suo stipendio non potrà permettersi una Tata vero? O magari un nido?
E tutti a lodarla, perché Lei, Lei sí che è una brava mamma.
A parte la necessità di farlo per ragioni economiche (che non credo sia il caso della EuroParlamentare in questione) io penso che una bimbo debba stare con i propri coetanei. Vedere quella bimba con la mano alzata durante una votazione mi ha reso triste. Una bimba deve stare al parco, a giocare, a sporcarsi con la terra, a colorare con gli amichetti coetanei....Non chiusa in un aula parlamentare ad ascoltare discorsi direi non adatti alla sua età.
Magari lo fa solo una volta alla settimana, o al mese. Ma allora non si potrebbe dire? In televisione si potrebbe sottolineare la fortuna di una mamma che può portarsi sua figlia al lavoro? Ma non è un lavoro "normale", di sicuro è d'elite. Non loderei del tutto quella mamma dando per scontato che porti con se la figlia tutti i giorni. E ho pensato: ma dove mangia quella bimba? In mensa con la mamma? Mmmm chissà che manicaretti adatti ad un bambino prepareranno al Parlamento Europeo.
Allora guardo nel mio orto, e penso: anche se potessi non mi porterei mai a lavoro i miei figli, nè quello grande di quasi quattro anni nè quella piccola di dieci mesi. Non li priverei delle giornate a casa con i nonni o al parco o del sano nido che tanto ha dato loro, in termini di socializzazione, di crescita, di autonomia.
Se potessi, se potessi, starei io con loro. Li accompagnerei io nella loro crescita. Ma nel rispetto della loro età, dei loro tempi e dei loro spazi.
Il rispetto per i miei figli viene prima di tutto, per me.
Resta il fatto che anche io sono una privilegiata. Perché ho un lavoro part time che mi occupa dalle 8 alle 14.
Ma molte altre mamme che possono dire? Che possono fare di fronte ad un lavoro che non Le lascia gestire figli e famiglia in maniera costante con turni notturni ed orari massacranti? E magari con uno stipendio penoso.
Queste sono le madri che vanno lodate. Queste sono le madri che vanno invitate in televisione. Queste mamme possono insegnare molto, a me e ad altre mamme.
L'euro parlamentare in questione di sicuro stira, lava, carica lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, piega cataste di panni e poi bella fresca truccata e con piega appena fatta si piazza la figlia in fascia e se ne va 8 ore a lavoro. E afferma " All'inizio allattavo 6 volte al giorno e la bambina doveva stare con me"... Oh che tenerezza! Ma come bruciare un momento così bello? Io, ve lo giuro, non vogliatemi male, vedo solo tanto egoismo, egoismo nel voler far carriera e la mamma...
Bah...
Che dire?
Parliamone!
Ben venga in tv, ma dicendo anche che esistono tante tante altre mamme a cui non è concesso portare i figli a lavoro per il tipo di lavoro, e che solo una minoranza fortunata ne ha la vera e reale possibilità.
O forse sono solo invidiosa??? Lei può, io no.

Gli orsetti della nanna

Tempo fa avevo parlato dei cosiddetti Orsetti della nanna ( questo era il post ), ovvero il Tummy Sleep o Slumber Bear della PrinceLionHeart e il Doo Doo della Babiage.

Ispirata da tante mamme e zie e amici ecc... Che mi hanno chiesto informazioni su questo e su altri prodotti ho iniziato a caricare dei video su youtube.
Spero, in questo modo, di essere di aiuto a chi vuole conoscere un pochino di più su qualche prodotto o accessorio utilizzato da una Mammamodellobase!

Se volete vedere l'orsetto della mia bimba ... Ecco qua il filmato su Youtube





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