All'incirca un anno fa, in una fredda serata pre natalizia, sono stata invitata alla presentazione di una nuova associazione nata in città. Quando si parla di genitori e figli io corro, vengo attirata come una calamita.
Avverto varie amiche, mamme o future mamme. Qualcuna viene. Altre mi liquidano come se avessi detto "Oggi fa freddo", non sapendo che stanno perdendo una bella occasione.
Vado.
Ascolto.
Mi commuovo.
Divento socia. La numero 2.
È trascorso un anno.
In un anno abbiamo trattato tanti argomenti.
Ho imparato che i sentimenti vanno espressi, che ai nostri figli è bello insegnare ad esprimere cosa si prova: quando mi arrabbiavo urlavo, e poi mi pentivo. Adesso invece mi inginocchio, parlo con i miei bimbi, e dico loro cosa provo, cosa sento, se sono triste, delusa di me stessa, delusa dal loro comportamento perché magari io sbaglio qualcosa. Mi metto in discussione. Paradossalmente loro capiscono molte più cose di me ora, sanno che mamma è triste se loro litigano, se fanno qualcosa per dispetto. E sanno che la mamma continuerà ad urlare per le cose pericolose!
Ho imparato che una sera dedicata a noi ci vuole. Dopo 5 anni e rotti di serate "divano e copertina" ci siamo imposti di lasciarli ai nonni per frequentare AnimatamenteVi. E abbiamo ritrovato noi due.
Ci siamo scritti bigliettini, ci siamo rivisti complici, da genitori.
Abbiamo imparato che insieme ci si sostiene meglio se si cammina allo stesso ritmo, con lo stesso scopo, con la stessa meta. I risultati arrivano prima se si sta abbracciati,
Abbiamo imparato che i nostri bimbi sono tutti un po' Scrat: hanno la loro ghianda (Teoria della ghianda, J.Hillman), l'hanno scelta e noi non possiamo fare nulla per cambiarla. Ma possiamo aiutarli a crescere a modo loro, possiamo essere il loro sostegno, la loro strada sicura.
Abbiamo imparato che l'autostima non è una cosa semplice, ma che le frustrazioni servono. Avete mai provato a elencare i vostri difetti? Facile! Ma i pregi?? Elencare i propri pregi non è facile, per me davvero difficile.
Abbiamo imparato che prima di genitori siamo stati figli: ve lo ricordate?? Non è facile pensare a quando c'eravamo noi dall'altra parte, eppure ci siamo stati, piccoli e mocciosi! E molti comportamenti da genitori ce li portiamo dietro proprio per come siamo stati figli.
Abbiamo imparato che nessun genitore è uguale all'altro, perché i nostri figli sono diversi. Cresciamo con loro, ci modelliamo con loro, camminiamo con loro, balliamo con loro. Ogni coreografia è diversa dall'altra perché la musica non può essere uguale.
Ad ogni incontro un pezzetto di noi ne è uscito più ricco, più vivo.
Ad ogni incontro mi sentivo più debole, ma anche più forte.
Ad ogni incontro ho avuto sempre più la consapevolezza della nostra famiglia, dei nostri figli, della loro personalità, della mia ghianda e della loro ghianda.
Durante l'ultimo incontro abbiamo ascoltato insieme la canzone di Elisa "A modo tuo".
Un paio di giorni dopo l'ho ascoltata con il mio bimbo di sei anni: abbiamo ballato insieme e lui ascoltava parola per parola. Poi mi ha visto commossa e mi ha detto "Mamma non ti commuovere! Non piangere! Io sono qui!". Ecco Amore mio, sì ci sei, ma "ad ogni compleanno vai un po' più via da me", tu e la tua sorellina, con il vostro modo di svegliarvi, di dirmi "mamma", di giocare, di cadere, di lavarvi le mani. Ce la metto tutta per accompagnarvi e lasciarvi a questo mondo, ma è difficile non tenere "un pezzetto per me".
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