lunedì 24 novembre 2014

Triciclo SmartTrike Touch sTeering 4 in 1 boutique

Ciao a tutti! Partecipando ad un concorso sulla pagina Facebook di SmartTrike ho vinto questo fantastico triciclo! Che fortuna! Non avevo mai vinto nulla! 
Eccomi qui con una recensione che ci tenevo a fare, poiché fin da subito questo triciclo mi é parso solido, stabile, ben accessoriato. Ed infatti dopo averlo "toccato con mano" vi posso dire che è davvero un ottimo prodotto. È incredibilmente maneggevole, e se l'avessi avuto io l'avrei certamente usato al posto del passeggino più di una volta. 
È dotato di vari blocchi per pedali, ruota, manubrio, in modo tale da poterlo usare dai 10 mesi a...finché vostro figlio vorrà andarci!
È un acquisto sicuramente longevo..i miei figli lo avrebbero adorato! 
Ha un ammortizzatore anteriore che rende certamente più comode le passeggiate su pavimenti sconnessi.
Come funziona? 
Nel video vi mostro le caratteristiche che mi hanno colpita e la "trasformazione" nella quattro versioni.
Buona visione!





sabato 15 novembre 2014

Mia nonna

Mia nonna era la nonna Lucia. 
Mia nonna aveva la dentiera. Quando ero piccola e avevo l'apparecchio ai denti, alla sera mettevamo  i bicchieri con dentiera e apparecchio vicini.
Mia nonna non mi raccontava le favole, ma faceva la pizza più buona del mondo. La ricetta? Ce l'ho, ho provato mille volte ad imitarla. Ma niente. Lei nascondeva piccolissimi pezzetti di aglio sotto i pomodorini e così ti fregava: "L'aglio fa bene!". Il profumo di quando la cucinava me lo ricorderò per sempre. Sento ancora il sapore del suo spezzatino, il mio piatto preferito. Ero così contenta quando dopo scuola, alle medie e alle superiori, andavo a pranzo da lei e lo trovavo.
Mia nonna aveva le mani magiche e faceva la pasta in casa: orecchiette, cavatelli, troccoli. Ne faceva a palate. E le regalava a tutti. Mi pare di vederla, china sulla tavola di legno appoggiata alle sedie, con la semola davanti e il pavimento tutto sporco.
Mia nonna diceva sempre "Chissà se campo". E ha "campato" 94 anni. Domani sarebbe stato il suo compleanno, ma non ne ha voluti compiere 95. 
Mia nonna  me la ricordo con i capelli bianchi. Li ha sempre avuti bianchi.
Mia nonna pregava, pregava tanto. E di ritorno da Lourdes mi regalò il mio primo rosario. Rosa, perché lei conosceva il mio colore preferito. Mi insegnò allora come si diceva il rosario.
Mia nonna non vedeva da un occhio: da piccola cadde, ma nessuno si accorse che la botta le causò un trauma, e addio vista. Nonostante questo amava cucire, ricamare e mi ha insegnato a lavorare la lana  con i ferri. I miei primi ferri me li ha comprati lei. Erano grigi e gialli.
Mia nonna abitava a Foggia, e ci abbiamo messo anni a farla venire a vivere vicino a noi.
Ma la Puglia era nel suo cuore: da "noi" l'olio è più buono, la frutta è più buona, la carne è più buona, i medici sono più bravi... Qualsiasi cosa da "noi" era più.
Mia nonna quando si arrabbiava parlava in dialetto. E io capivo.
Mia nonna russava, tantissimo. Quando andavamo a trovarla toccava a me dormire con lei, e trascorrevo ore sveglia... 
Mia nonna era la bisnonna Lucia.
Quando mi sono sposata: "Chissà se campo"
Quando le ho detto che aspettavo Claudio: "Chissa se campo"
Quando le ho detto che aspettavo Livia: "Chissà se campo".
Mia nonna quando Claudio ha messo il primo dente ha detto: "Ecco, adesso anche lui ha quasi più denti di me".
Mia nonna non mi abbracciava, ma mi ha fatto tanti maglioncini. Quando sono nati i bimbi prendeva il taxi, andava a comprare lana e cotone e lavorava ai ferri. 
Mia nonna cucinava la pizza per i miei bimbi quando facevamo un viaggio.
Mia nonna era testarda come non ho mai conosciuto nessuno.
Mia nonna era vedova, non ho mai conosciuto mio nonno. Lei decise di trascorrere la sua vita da sola, con due bimbi piccoli. Lei, donna, nata nel 1919, che lavorava, ha cresciuto due figli da sola.

Lei, oggi ci ha lasciati. Lei ora non soffre più.
Le sue ultime parole per me sono state: "Paola, aiutami annonna, aiutami a morire. Paola, pensa ai bambini". 

"Mamma ma perché la bisnonna Lucia è morta?" 
"Claudio, la bisnonna stava male, era anziana. Era malata. Ma tu la ricorderai vero?"
"Sì mamma, certo che me la ricordo!"
"Livia non se la ricorderà, vero Claudio?"
"Non importa mamma, gliela ricordiamo noi e le mostriamo le foto, che dici?
"Dico che è una buona idea"



lunedì 10 novembre 2014

Non c'è un noi e un voi, c'è solo la nostra scuola

Mia mamma insegnava. Fin da quando ero piccola in casa sentivo parlare di supplenze, di cattedre, di ore in una scuola e altre in un'altra, di graduatorie, di Provveditorato...
Mia mamma era una brava Professoressa. Insegnava Matematica e Scienze. Molti alunni la ricordano ancora. Era antipatica? Forse sì. Pretenziosa? Forse sì.
Abitavamo a Napoli. Insegnava in un paesino di cui non ricordo il nome:  quando attraversavamo la strada principale con la sua 500 rossa vedevo bambini scappare dentro gli androni delle case. Ogni tanto si fermava e abbassava il finestrino: "Come mai sei in strada?" "Professoré scusate ora vado a studià!".
Diceva a me e mia sorella che studiare è importante, che leggere è importante, che la scuola è importante, e che noi saremmo stati gli adulti del domani.

Ora sono, direi, adulta; sono mamma e ho due figli. Hanno frequentato entrambi il nido, la scuola materna e adesso il mio Principe è in prima elementare. Elementari, non ci sono più le elementari. Adesso si chiama 'Scuola Primaria'. A dire il vero non si chiama più neanche Scuola Materna, ma 'Scuola dell'infanzia'. Quindi sono sicuramente adulta, perché Riforme scolastiche ne ho viste passare tante. Ai miei tempi, alle superiori, c'erano ancora gli esami di riparazione a settembre. Poi sono arrivati gli asterischi.... Ok, sono ufficialmente vecchia!

Per mio figlio ho scelto la Scuola Pubblica, perché credo in essa, credo nel futuro della Nostra  Scuola. Credo nelle capacità degli Insegnanti dei nostri figli, credo abbiano la forza e  la professionalità per crescere gli adulti di domani. Perciò ho messo nelle loro mani mio figlio.
Perciò ho compilato il questionario sul sito www.labuonascuola.gov.it .

Sapete di cosa sto parlando? Io non lo sapevo! Sentivo parlare di questa Riforma e pensavo fosse come le altre che ho assorbito, passiva, in questi anni.
Dal 15 settembre è online un questionario che tutti possono compilare fino al 15 novembre: sul sito www.labuonascuola.gov.it è pubblicato il Rapporto della Riforma, alcune domande a risposta multipla e alcune aperte.
"Non c'è un 'noi' e un 'voi'. C'è solo la nostra scuola"
Per una volta tutti, ma soprattutto gli insegnanti e i genitori, possono sapere cosa prevede la Riforma ed esprimere un parere.
Se si clicca su "Leggi il Rapporto" si ha la possibilità di scaricare il Rapporto per intero o diviso per punti:
Chi assumiamo, perché e dove
Formazione e carriera
Autonomia, valutazione e apertura
Ripensare a ciò che si impara a scuola
Fondata sul lavoro
Le risorse 
Leggere tutto non è propriamente semplice, non è una "lettura serale", ma vi invito ugualmente a farlo.
Nel sito è presente una mappa dell'Italia, dove potrete cliccare sulla vostra Regione ed essere informati sugli incontri sul tema "La Buona Scuola" che dovessero essere organizzati nella vostra città. C'è la sezione "Eventi", e la sezione "Ultime News". Leggendo quest'ultima ho constatato che il 17 ottobre u.s. alla Camera c'è stata una Giornata dedicata al CoderDojo, e ne sono stata colpita, perché io non sapevo cosa fosse finché non ho partecipato al MammaCheBlog nel 2013.
Siamo di fronte ad un passaggio epocale, i nostri figli sanno cosa sia mentre noi no, vero??
Sono anche pubblicate le Newsletters in tema.u
Per compilare il questionario è sufficiente una mail, basta accedere o registrarsi. Non serve rispondere a tutte le domande, nè compilarlo tutto in una volta sola: potrete saltare le sezioni (sono 7) o saltare alcune domande, e, se vorrete, rispondere in un secondo momento.

Critico la nuova Riforma? Mi piace? Non lo so, probabilmente non sono così informata, ma ho letto, ho risposto. E questa Riforma, adesso, la conosco.
Leggete, informatevi.
E crediamo nella Nostra Scuola. Sperando sia "Buona", anzi...ottima!

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